6 agosto 2025
Trasfigurazione del Signore
Professione monastica di sorella Chiara
Lc 9,28-36
di Sabino Chialà, priore di Bose
Cari fratelli e sorelle,
cari amici e ospiti,
mentre la notte scende, eccoci riuniti per rivivere, nella fede, il mistero della trasfigurazione del Signore Gesù Cristo. Mistero di luce e anticipazione della Pasqua. Luce che viene dall’alto e che illumina il volto del Figlio, facendo presagire ai tre discepoli da lui condotti sul monte, e a ciascuno di noi, la trasfigurazione promessa alla creazione intera.
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3 agosto 2025
XVIII domenica nell’anno
Luca 12,13-21 (Qo 1,2; 2,21-23)
di Luciano Manicardi
La morte appare come la realtà che annichilisce i disegni di riuscita esistenziale nella via del possesso e del fare, della ricchezza e delle opere prodotte. Se opportunamente ricordata, la morte può esercitare un importante magistero per la vita riconducendo l’essere umano al realismo, dunque all’umiltà e alla sapienza. Chi vuole conoscersi deve interrogarsi sulla morte perché essa svela all’uomo ciò che veramente è essenziale e ha senso nella vita.
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27 luglio 2025
XVII domenica nell’anno
Luca 11,1-13 (Gen 18,20-21.23-32)
di Luciano Manicardi
La priorità per la chiesa, per ogni comunità cristiana è trasmettere l’arte della vita spirituale: insegnare a pregare; a conoscere Gesù, il Signore; introdurre al discernimento, alla lotta spirituale, alla necessaria ascesi, alla vita liturgica. L’arte di pregare, di relazionarsi a Dio come a un “tu”, è passo fondamentale e irrinunciabile di una chiesa che voglia adempiere il proprio mandato missionario e non voglia tradire la propria maternità..
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20 luglio 2025
XVI domenica nell’anno
Luca 10,38-42 (Gen 18,1-10a)
di Luciano Manicardi
Ospitare è dare una casa. O meglio, è anzitutto un essere casa per altri: ospitare è dare ascolto, tempo, parola, presenza. In questo senso, ospitare è generare, dare vita. Lo straniero che, atteso o inatteso, desiderato o indesiderato, giunga a noi, attiva la specularità per cui noi stessi, accanto e davanti a lui, siamo resi stranieri. Ospitandolo, da un lato, accogliamo di nuovo anche noi stessi, e dall’altro, sperimentiamo al medesimo tempo l’ospitare e l’essere ospitati, entriamo cioè nella circolarità virtuosa del dare e ricevere proprie dell’ospitalità.
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